Il Sole 24 Ore intervista Fabrizio Carbonetti

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L’avvocato Fabrizio Carbonetti, fondatore dello Studio Legale Carbonetti e Associati, è stato intervistato all’interno dello speciale de Il Sole 24 ore “Studi Legali dell’anno 2019”.
L’intervista intitolata “Effetto-authority per la Capitale” traccia una panoramica del mercato romano.

Che la piazza finanziaria più importante d’Italia sia Milano è certo. Ma la presenza a Roma di Authority fondamentali come la Banca d’Italia, la Consob, l’Autorità garante per la concorrenza e il ministero dell’Economia e delle Finanze garantisce alla Capitale un ruolo di rilievo anche nel campo bancario e finanziario.
Ne è convinto Fabrizio Carbonetti socio fondatore dello studio Carbonetti che a Roma ha la sede principale e da trent’anni opera in questo settore fornendo servizi che vanno dall’assistenza societaria al diritto bancario, al mercato dei capitali e ai servizi di investimento.

«Abbiamo anche una sede di rilievo a Milano – dice Fabrizio Carbonetti – ma la presenza delle Authority rende Roma importante perché si tratta di interlocutori con cui gli operatori dei mercati finanziari devono necessariamente confrontarsi». «È vero che ormai si lavora per telefono mail, videoconferenze, ecc. ma gli incontri diretti sono imprescindibili e la contiguità territoriale conta», aggiunge Carbonetti.

Il mercato romano offre inoltre molte chance sul fronte della dismissione del patrimonio immobiliare di enti pubblici e istituti previdenziali e su quello del mercato dei crediti bancari deteriorati. «Noi diamo assistenza in tutte le fasi di queste operazioni – aggiunge Carbonetti – specialmente ai fondi che vogliono investire in questi settori: dalla presentazione di opportunità di investimento, all’acquisto alla gestione. Per quanto riguarda i crediti deteriorati, lo studio si occupa poi anche del loro recupero sia giudiziale (esecuzioni forzate, fallimenti, ecc.) che stragiudiziale (transazioni)».
L’avvocato di oggi non deve semplicemente saper fare le cose, ma conoscerle a fondo con un occhio al futuro: «Ormai non basta più essere bravi ma bisogna essere “studiosi” – conclude Carbonetti -. per questo abbiamo costituito diversi gruppi di lavoro e di approfondimento fra cui uno specializzato proprio nei legami fra tecnologia e finanza e nei risvolti legali».

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